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E’ Alessia Faltoni la bravissima foodblogger vincitrice del contest indetto dagli amici del sito “A Fuoco Lento”!
Tra le decine di bloggers che hanno proposto la loro ricetta a base di prodotti del Caseificio Pioggia, questo gustoso risotto alla crema di melanzane e stracciatella ci ha colpito subito sia per l’ottima ricetta che per la qualità delle foto e della presentazione.
In attesa di scoprire prossimamente altre gustosissime ricette di Alessia, abbiamo approfittato dell’occasione per farle qualche domanda e conoscerla meglio:
Benchè il mio nome sia Alessia, ormai tutti nel mondo dei foodblogger mi conoscono come Menta Piperita.
E non è affatto un caso che io abbia scelto questo nome per il mio blog di cucina, perché la menta un poâ mi somiglia. Eâspontanea, fresca, colorata e briosa, proprio come amo definirmi io.
Sono nata e cresciuta a Milano, anche se nel petto batte un cuore mezzo toscano. Ed è nella mia bellissima Maremma che torno volentieri non appena gli impegni della vita quotidiana me lo consentono.
Per il resto, dopo anni trascorsi a girovagare tra Milano, Londra e la Toscana per lavorare come online marketing executive, ho ora deciso di abbandonare âla vecchia stradaâ? per dedicarmi a quello che più amo: la cucina e, in particolar modo, la pasticceria. Ed al mio blog, naturalmente! Il mio motto? Non câè amore più sincero di quello per il cibo!
Ero solo una bambina quando sono esplose in me due passioni che ancora mi accompagnano nellâetà adulta: quella per le fiabe e quella per la cucina. Delle prime amo i voli di fantasia che esse ti consentono di fare, della seconda la creatività che ti permette di sprigionare. Anche in cucina, come nelle favole, tutto è possibile. Non era infrequente che da piccola mi rintanassi in libreria a sfogliare libri di storie e manuali di cucina.
I miei preferiti? Quelli con tante bellissime immagini che ti facevano venire lâacquolina in bocca fin dal primo fugace colpo dâocchio. Questo spiega il sottilissimo legame che nella mia cucina esiste tra il mangiar bene ed il mangiare âbelloâ?. Perché se è vero che si mangia prima di tutto con gli occhi, questo è ancor più plausibile nel web, in cui è necessariamente la vista il senso che viene maggiormente stimolato.
Per alcuni anni ho cucinato scattando foto delle pietanze che preparavo. Poi un bel giorno ho pensato âsai che câè, ora metto tutto online, penso sia un bel modo di condividere e tenere memoria delle mie creazioniâ?. Detto, fatto: Menta Piperita & Co. viene ufficialmente alla luce il 4 Febbraio 2011, con mia somma gioia e letizia!
Oltre ai post per il mio blog, che non considero veramente âscritturaâ?, amo scrivere racconti brevi. Alcuni di questi sono stati pubblicati anni fa, altriâ¦arriveranno! E non anticipo altroâ¦
La rubrica nasce di comune accordo con il mio ex compagno, un ragazzo slovacco molto abile in cucina. Lâidea è quella di far conoscere alcune delle ricette del suo territorio, quelle più famose, quelle meno note, quelle uscite dritte, dritte dalla cucina âdella nonnaâ?. Lâidea riscuote un più che discreto successo e ad oggi la zuppa allâaglio slovacca (cesnakova polievka, in lingua originale) è ancora tra le ricette più ricercate dagli internauti. Non ci siamo fermati qui, siamo andati ben oltre.
Col tempo abbiamo capito che anche gli Slovacchi dimostravano una certa curiosità ed un discreto interesse verso la cucina italiana, di cui scarseggiavano informazioni online, specialmente in lingua slovacca. Eâ così che nellâOttobre del 2011 nasce il mio blog di cucina italiana in lingua slovacca, www.talianska-kuchyna.com, che ha goduto di un vero e proprio boom di visualizzazioni fin dal primo mese di pubblicazione. Ora, dopo oltre un anno di silenzio stampa, lâattività su Talianska Kuchyna è ufficialmente ricominciata, grazie ad alcuni fan della mia pagina Facebook che stanno collaborando attivamente traducendo le mie ricette dallâinglese nella loro lingua.
âDolce paese, onde portai conforme
l’abito fiero e lo sdegnoso canto
e il petto ov’odio e amor mai non s’addorme.
pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tantoâ?
Così scriveva Giosuè Carducci della sua amata Maremma e la stessa emozione attraversa me ogni volta che torno in quei posti tanto familiari e a me tanto cari. Fiera, a tratti ancora selvaggia ed incontaminata, ma allo stesso tempo accogliente e dal cuore grandeâ¦ecco, questa è la mia Toscana.
Di delizie culinarie da suggerire ce ne sarebbero a milioni, dallâintramontabile pappa al pomodoro allâacquacotta, dalle zuppe di farro alla panzanella⦠Provate gli gnudi, un primo piatto tipico della città di Grosseto. Trattasi di gnocchi tradizionalmente preparati con bietole (o spinaci) e ricotta fresca, il cui impasto è simile al ripieno dei tortelli. Sono quindi âgnudiâ? â ossia ânudiâ? â perché privi del loro involucro di pasta. Sono ottimi serviti con burro fuso, salvia ed una bella spolverata di pecorino toscano! Ecco, ora mi è venuta fameâ¦
Senza indugio alcuno, vi suggerisco un bistrot molto grazioso e dalla cucina âche non si dimenticaâ? che si trova a Milano, in zona Navigli. Si chiama Anadima. Indimenticabili le tagliatelle ai mirtilli con ragù di anatra e i fusilli fatti in casa con burrata e crema di melanzane. Provare per credere!
Ahimè, solo una volta, nella bellissima Trani. Ma ho progetti ben più corposi per il prossimo futuro, ad esempio un bel viaggio on the road in Salento e nella Murgia, con tappa nella città di Ostuni (ed ovviamente nella bellissima Martina Franca!).
I miei maestri sono stati (e continuano ad essere) due: passione e curiosità .
Dando per scontato che per fare buone foto occorre senzâaltro dominare i rudimenti della tecnica fotografica (esposizione, bilanciamento del bianco, inquadratura e messa a fuoco), ciò che fa davvero la differenza tra una foto anonima e una che lascia il segno è la âpersonalità â? che quella foto riesce a trasmettere. Il consiglio che posso dare è di lasciar galoppare la propria creatività , di studiare angolazioni e prospettive nuove, di giocare con i colori e con la luce, di non accontentarsi mai del primo risultato. Sapeste quante ricette non ho mai pubblicato solo perché il risultato fotografico non mi convinceva appieno!
Per dominare la tecnica suggerisco di iscriversi ad un corso oppure di cercare online i tutorials più adatti al proprio scopo. Per quanto riguarda lo strumento, dopo il primo anno di blogging durante il quale ho utilizzato essenzialmente una compatta di buona qualità (che tuttavia non consentiva molta libertà di azione) sono passata ad una reflex. Le lenti migliori per il food sono dal mio punto di vista le 50 mm e le 100 mm a focale fissa, con aperture del diaframma piuttosto ampie per fare entrare più luce. Obbligatorio è anche lâuso di un cavalletto e, via via che procedete, potreste accorgervi che anche dei pannelli riflettenti potrebbero aiutarvi ad ottenere risultati miglioriâ¦proprio come è successo a me!
Un saluto a tutti i lettori del blog di Pioggia Store ed arrivederci a presto in Puglia!
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